MEDITAZIONE

CREARE LA REALTÀ DESIDERATA

Meditazione significa “coltivazione del proprio Sé”, ed è la modalità più semplice e rapida adatta all’uomo per “resettare e riprogrammare il sistema”, il corpo. Consente di conoscere e familiarizzare con il proprio sé, di cambiare il cervello, il corpo, il modo di essere e di vivere. Senza cambiare niente all’esterno si potrà vedere tutto nuovo, con occhi “diversi”.

Con la meditazione vengono provocate le condizioni in cui il lobo frontale diviene creativo, nella fase delle onde cerebrali Theta, che vengono sfruttate solitamente prima di addormentarsi e poco prima del risveglio dal sonno fisiologico, dove è possibile introdurre intenzionalmente qualsiasi modifica nel sistema operativo del cervello.

La coscienza universale del campo quantico non risponde a ciò che si “vuole” ma a ciò che si “È”, non risponde a ciò che si vuole emanare ma a ciò che si emana.

Occorre cambiare prima la propria vibrazione in ciò che si vuole essere, poi, dopo esserlo divenuto, la vibrazione cambia e di conseguenza si crea la realtà desiderata.

Analizzando attentamente il comportamento umano si dimostra che le persone vivono come degli automi, passando più del 90% delle giornate “credendo” di scegliere cosa fare e come comportarsi, ma invece rispondono in modo automatico agli stimoli esterni, condizionati costantemente da tutto quanto percepito in modo incosciente, mentre sono coscienti e consapevoli delle proprie scelte e azioni solo per poco più del 5%.

Una persona comune nell’arco della giornata compie circa mille scelte, che variano ad esempio dalla scelta di usare una mano o l’altra per azioni “banali” come lavare i denti, con quale mano aprire il rubinetto dell’acqua e quale mano asciugare prima, dove andare, quale direzione prendere, come rispondere a stimoli, sia interni che esterni, cosa mangiare e bere, quale strada percorrere, etc… Infatti si è in difficoltà a rispondere per esempio a domande del tipo “con quale mano hai afferrato la salvietta e quale hai asciugato prima, la destra o la sinistra?”.

Questo perché l’attenzione è scarsa e non si è abituati a fare scelte consapevoli e non ci si accorge di fare molte scelte in modo automatico, senza rendersene conto, come anche l’acquisto di un determinato prodotto dagli scaffali del supermercato che sono stati allestiti per indurre le persone all’acquisto di alcuni articoli anziché di altri. Sono molte le strategie adottate dai media per indurre le persone a scegliere in modo automatico ed inconsapevole.

Ad esempio per far sentire i clienti a proprio agio all’ingresso di supermarket spesso si trovano frutta e verdura perché sono prodotti della natura e mettono a proprio agio le persone, si sentono a casa in mezzo alla natura, così sono più aperte e ricettive ai messaggi subliminali e condizionamenti. Oppure mettere un determinato prodotto esattamente allo stesso punto del prodotto più venduto, ad es. uno yogurt di marca sconosciuta ma con la confezione simile nella forma e nei colori a quello della marca più venduta, così da indurre i consumatori ad acquistarlo perché sanno che è efficace sfruttare la memoria fotografica.

La stessa cosa avviene per le scelte più importanti, in molti casi per quest’ultime fanno leva sulle paure, stimolate appositamente e al momento epocale e sociale più opportuno, e sulla base degli avvenimenti del momento creando collegamenti spesso “invisibili e impliciti”.

Quando la parte cosciente e consapevole cerca di intervenire per attuare scelte consapevoli ci si scontra con i dubbi stimolati dalle paure e ci si ritrova nella confusione… e dove vi è confusione non c’è chiarezza!

Quindi le persone appaiono sveglie ma in realtà agiscono e si muovono come dei sonnambuli che hanno delegato al corpo i compiti della mente credendo il contrario, cioè di comandare in modo cognitivo tutte le azioni.

Perciò è importante ed opportuno andare a rivedere, capire il funzionamento e il meccanismo ed intervenire sulle aree specifiche per poter finalmente ottenere veri ed importanti risultati.

Le AREE del cervello sono tre e agiscono in questo modo:

  • La prima area è nel lobo frontale ed è la sede delle più alte funzioni dell’uomo, dell’attenzione, della coscienza e della consapevolezza. Da quest’area è possibile creare qualsiasi cosa, è sede della creatività… quando si immagina, si visualizza e si crea qualcosa si sta utilizzando questa parte e da qui si può creare il cambiamento, è possibile creare all’istante nuovi pensieri, connessioni e circuiti neurali che riflettono i nuovi pensieri. Molti aspetti del cervello possono modificarsi in qualsiasi momento sia a livello strutturale che funzionale.
  • La seconda area è la centrale delle emozioni, situata al centro, sotto la neuro corteccia, è il cervello limbico che produce neuropeptidi, sostanze chimiche in stretta connessione con le emozioni che aiutano a ricordare le esperienze sia vissute realmente che anche solo pensate.  

Le emozioni sono il prodotto finale delle esperienze vissute. Le nuove esperienze creano nuove emozioni, quindi il corpo registra energeticamente, chimicamente l’evento, sentendo in modo emotivo ciò che di nuovo è stato pensato, per poi venire fissato nella memoria sia l’evento che l’esperienza emozionale dall’area preposta a registrare, a immagazzinare pensieri e comportamenti, cioè la terza area.

  • La terza area è preposta a registrare, è il cervelletto che è situato esteriormente, sotto il lobo occipitale, ed è implicata nell’equilibrio, nella propriocezione non cosciente e al controllo della genesi del movimento volontario, agisce da elemento comparatore correggendo gli errori del movimento paragonandone l’intendimento con l’esecuzione. È sede della memoria implicita, della memoria inconscia che interviene quando si impara come fare le cose, è da quest’area che si impara dall’esperienza, si acquisiscono le abilità motorie percettive come ad esempio quando si impara a camminare, ad andare in bicicletta, a guidare l’auto… abilità che non si dimenticano mai.

In conclusione, per creare nuovi comportamenti, per ottenere dei risultati concreti e per risolvere i conflitti, corpo e mente devono essere allineati e agire verso lo stesso risultato all’unisono, cosicché lo Spirito presente in ognuno determini una nuova e migliore realtà e vita.

Riassumendo, è necessario usare MENTE, CORPO E SPIRITO:

MENTE= immaginare, pensare ciò che si vuole veramente.

CORPO= sentire con il corpo, sentire l’emozione corrispondente visualizzando, immaginando ciò che si vuole intensamente. L’emozione crea un ricordo che viene memorizzato dal cervelletto. 

Lo SPIRITO è sempre presente, è il soffio della vita che anima e da la forza a ogni individuo, è amore puro, ne è l’essenza… perciò qualsiasi cosa si voglia realizzare con sincerità e amore, e senza danneggiare altri esseri viventi la si ottiene. “Chiedete e vi sarà dato“.

Altra cosa importante è ovviamente agire in quella direzione, verso la decisione e la scelta presa. Mettere in moto quell’energia e quel meccanismo utile ad avvicinarsi al nuovo obiettivo per poter  intraprendere il viaggio, iniziare ad Essere per potersi avvicinare allo scopo.

In conclusione rivediamo cosa avviene esattamente osservando attentamente i meccanismi legati alle scelte. Si può constatare che spesso il corpo, l’inconscio, comanda e influenza le scelte e le decisioni in base ai ricordi, esegue automaticamente in base alle emozioni memorizzate, da avvenimenti ed esperienze passate.

Quando si cerca di agire mettendo in moto la parte conscia si viene assaliti da dubbi e paure per poi finire col darla vinta nuovamente alla parte inconscia che reagisce in modo automatico. La parte conscia può decidere, ad esempio, di smettere di fumare ma il corpo è programmato da molto tempo a vivere diversamente ed è sufficiente uno stimolo esterno, un’emozione forte o uno stato di sofferenza indotto dal passato (che provoca comunque emozioni come se si stesse vivendo in tempo presente) per riattivare il meccanismo automatico, inconscio.

Se, per esempio, ci si arrabbia perché qualcuno ha agito creando un disagio, ostacolando e intralciando il cammino, viene associato all’esperienza esterna un cambiamento interiore segnando emotivamente, viene memorizzata l’esperienza emotiva. Sarà sufficiente poi rivivere l’evento, l’esperienza anche solo con il ricordo per riattivare quell’emozione. Il corpo riceve il segnale e rilascia le stesse sostanze chimiche legate all’emozione vissuta nel passato facendola rivivere come se fosse vera, automaticamente; il corpo è stato condizionato e questo condizionamento si ripete costantemente più volte nel quotidiano ed in modo inconsapevole. Ogni vissuto reale o immaginato il corpo lo vive allo stesso modo, si attivano le stesse reti neurali.

Per attuare dei cambiamenti nella vita è necessario cambiare modo di pensare, il pensiero cambia il modo di vivere, le credenze, i comportamenti e gli avvenimenti, cambia la mente, il cervello e il corpo. 
Qualsiasi cosa si sia imparata nella vita ha seguito lo schema di “pensare – fare – essere“. 
PENSARE di fare una determinata cosa e di immaginarsi esattamente con quelle qualità, capacità e abilità.
FARE: si mettono in atto quei processi che conducono ad avviare quell’attività. Ad esempio ci si iscrive al corso di inglese o al corso di … per poter apprendere quella determinata “cosa” utile a… Si fanno quindi i primi passi, quelle azioni che portano verso ciò che si vuole “essere”.
ESSERE: dopo aver fatto i primi passi ed imparato quanto utile al fare, si è divenuti ciò che si voleva essere.
Ogni cosa avviene seguendo i principi della “legge di attrazione”, della “causalità”, causa ed effetto. Ogni evento viene dalla persona attirato, causato o provocato direttamente.
Ogni individuo è Causativo, Responsabile, Consapevole e Libero.

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