MANGIARE O NUTRIRSI
Spesso si mangia, anche se non si ha bisogno di farlo in certi momenti perché si sono consumati cibi in abbondanza nei pasti precedenti, avendo quindi introdotto nell’organismo molto più del fabbisogno medio giornaliero necessario. Ciò accade perché vi è una scarsa educazione alimentare o non è del tutto corretta, ma anche perché si mangia per “piacere” delle volte e per “dispiacere” delle altre, cioè cercando di colmare con il cibo “vuoti” che non sono vuoti di stomaco ma bensì mancanze, carenze e bisogni diversi.
Si mangia anche per abitudine, per noia o perché non si sa cosa fare, spesso oltre alla quantità smisurata non si considera “cosa” si mangia, la qualità! Mangiare e non nutrirsi!
Il nostro corpo ha bisogno di essere Nutrito e non di ingurgitare qualsiasi cosa.
A volte anche la scarsa voglia di dedicare del tempo alla nutrizione, al proprio corpo, al proprio ben-essere, la troppa attenzione e l’attaccamento alle cose materiali, al denaro, all’apparenza, ci fa pensare, e molti ne sono convinti, che non abbiamo bisogno di altro nutrimento oltre a quello del corpo.
Abbiamo bisogno di nutrire bene il nostro corpo fisico e ancor di più la nostra Anima… il Vero Nutrimento di cui abbiamo bisogno è quello Spirituale, un nutrimento completo, che appaga e compensa tutto, che ci Nutre nel Vero senso della parola.
Nutrendo lo Spirito, il corpo e la mente ne beneficiano a loro volta, si colmano di Benessere, di Pace e Amore. È quindi dal nutrimento Spirituale che bisogna partire e concentrarsi per Essere finalmente, e non apparire, in Armonia con tutto.
Molti di coloro che seguono un percorso di Crescita Personale, come la Via che seguo io, hanno apprezzato la scomparsa di sintomi e malesseri fisici di vario tipo, ma ciò è dovuto sicuramente anche al passaggio da un’alimentazione contenente carne animale ad un’alimentazione di tipo vegetariano, quindi più salutare e portatrice di benessere su tutti i piani della persona.
L’alimentazione vegetariana non è solo un tipo di alimentazione ma uno stile di vita, che porta molti benefici sul piano fisico e Spirituale: non mangiando carne non solo non si assimilano grassi animali e varie sostanze iniettate all’animale dannose per l’uomo, ma non si fanno proprie nemmeno sofferenze ed emozioni sgradevoli che l’animale ha patito durante le “torture” e l’uccisione, rimaste nella carne, quindi facili da assorbire psichicamente, fisicamente ed emozionalmente dall’uomo.
Chi è vegetariano non favorisce e non si rende complice dell’uccisione e del maltrattamento degli animali innocenti, anzi, è contrario ad ogni forma di violenza, cerca di offrire e dare sostegno a tutti gli esseri viventi: esseri umani, animali e vegetali.
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IL MANTENIMENTO DELLA SALUTE:
DIECI RACCOMANDAZIONI PIU’ UNA PER ESSERE SEMPRE IN FORMA
Dott.ssa Mirella Merson
Premessa
Ho passato la maggior parte della mia vita a rappresentare con scrupolo “austroungarico” la figura del medico-chirurgo, con l’obiettivo di conoscere il funzionamento della nostra “macchinetta” e successivamente di diagnosticare e curare le malattie, anche con la tecnica del taglio e cucito. Adesso che ho concluso la mia attività nell’ambito sanitario, avendo raggiunto la libertà concessa dalla raggiunta “stagionatura” (= requisiti per la pensione), ho mantenuto lo stimolo della curiosità nella costante ricerca dello splendore della memoria creativa, ed ho lasciato ai colleghi più giovani l’entusiasmo di occuparsi delle malattie. Ora preferisco volgere le mie finalità nella ricerca del mantenimento della salute.
Tutto questo dopo aver raggiunto la consapevolezza che, come in ogni cosa, anche la guarigione dalle malattie implica la decisione al raggiungimento dello stato di salute da parte dell’individuo (paziente).
Il medico per quanto bravo e scrupoloso può solo “suggerire” il metodo a lui più consono per raggiungere la guarigione, seguendo i dettami della medicina ufficiale o di altre scuole esistenti nel mondo hainghè (illusorio).
È comunque sempre l’individuo/paziente che accetta o meno il suggerimento e raggiunge o meno la guarigione.
Cioè se ha deciso di guarire, lo farà con il metodo a lui più congeniale, ma deve VOLERLO e metterci quell’intento ben noto a chi segue un percorso di Crescita Personale.
Così per la salute, come per ogni altra cosa.
Il mantenimento della salute
È nell’ambito di questa scelta che ho accettato di far parte del Comitato Scientifico del Mac Mairi Program messo a punto da Paolo Oddenino Paris per il raggiungimento del peso forma. Abituata al metodo e rigore scientifico (sempre ad im-pronta “austroungarica”…) l’impegno della valutazione del programma stesso ha portato ad un progressivo approfondimento e studio dei dati scientifici sull’argomento, e ad un continuo aggiornamento in materia. Ottenuta così la conferma della validità ed efficacia del programma nei suoi vari aspetti (accettabilità, funzionalità, adeguatezza in termini nutrizionali, supporto psicologico) sperimentandolo anche personalmente ed in famiglia, sono venuta a conoscenza dell’ultima relazione internazionale sulle indicazioni per il mantenimento dello stato di salute e la prevenzione dei tumori.
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Si tratta quindi di organismi internazionali e non “di parte” come si potrebbe dire di una associazione di vegetariani o vegani (N.B.: ormai anch’io sono vegetariana da circa 10 anni…) e cito anche la fonte per chi viaggia su internet: www.wcrf.org sito del WCRF (World Cancer Research Fund International = fondo internazionale sulla ricerca sul cancro) che assieme all’American Institute for Cancer Research (= istituto americano per la ricerca sul cancro) hanno elaborato le linee Guida Internazionali per il mantenimento dello stato di salute e prevenzione del cancro. Questo nel novembre scorso.
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Ci sono DIECI + UNA raccomandazioni da seguire riguardanti lo stile di vita per prevenire e diminuire le malattie cronico-degenerative come l’ipertensione (= pressione alta), il diabete, la demenza senile, la gotta, i tumori… ho pensato di portare a conoscenza e divulgare questi 11 punti, perche’ magari non se ne sente parlare abbastanza o in modo corretto.
Possono comunque aiutare chiunque decidesse di volersi bene mantenendo o raggiungendo l’equilibrio con il proprio corpo fisico.
Peso Forma
Va mantenuto, con un Body Mass Index (= Indice di Massa Corporea) tra 21 e 23. Il BMI si calcola dividendo il peso in Kg per il quadrato dell’altezza in metri.
Attivita’ Fisica
Si raccomanda un’attività fisica di almeno 30′-60′ al giorno, anche semplicemente camminare spediti, ma può essere anche svolgere attività di giardinaggio o domestiche, oppure ballare etc.
Cibi e bevande che promuovono l’aumento di peso
Limitare il consumo di alimenti ad alto contenuto energetico, cioè cibi con più di 225 kcal per 100 gr ed evitare (NO) le bevande zuccherate (es. coca cola…).
Cibi di origine vegetale
Assumere almeno 5 porzioni al giorno di cibi di origine vegetale (= circa 600-800 gr di frutta e verdura di colore diversi, per la presenza di varie sostanze nutritive necessarie).
Tenendo presente che in queste 5 porzioni non vanno calcolate le verdure ad alto contenuto di amidi, sennò il peso/quantità richiesta si raggiunge subito…
I cereali (riso, pasta, orzo, avena, farro ecc…) vanno assunti per quanto possibile allo stato integrale, sempre per le sostanze che portano al nostro corpo. Gli zuccheri e le farine raffinate vanno evitati.
Ottimi sono i legumi (fagioli, fave, ceci, piselli…) e la frutta secca (fichi, datteri, mele, albicocche, prugne..) ed infine i semi (noci, mandorle, semi di lino, di girasole…) per l’elevato contenuto di nutrienti come gli omega 3, i sali minerali (ferro, magnesio, calcio…) e le fibre.
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IL DIGIUNO
Il digiuno di un giorno apporta notevoli benefici per il riequilibrio e il benessere, stimolando la purificazione generale del corpo e la disintossicazione.
La ricerca scientifica sta convalidando il digiuno, un’antica pratica di guarigione diffusa in tutte le religioni e tradizioni.
Secondo uno studio che gli scienziati hanno definito come “una notevole svolta”, un minimo di tre giorni di digiuno permette di rigenerare l’intero sistema immunitario, anche negli anziani.
La nuova ricerca suggerisce che il digiuno totale dà il via alle cellule staminali nel produrre nuovi globuli bianchi, che combattono le infezioni.
Gli scienziati della University of Southern California dicono che la scoperta potrebbe essere particolarmente utile per le persone affette da sistemi immunitari danneggiati, come i pazienti oncologici in chemioterapia.
I ricercatori avanzano l’idea che il meccanismo che sta dietro questo fenomeno, è che “affamare il corpo attiva le staminali per produrre nuovi globuli bianchi, che combattono l’infezione”. E il digiuno “‘fa scattare un salto rigenerativo che induce le cellule staminali a creare nuovissimi globuli bianchi, cosi rigenerando essenzialmente tutto il sistema immunitario.”
Tech Times di recente ha citato delle scoperte-chiave provenienti dalla stessa ricerca della USC . Valter Longo, autore corrispondente in merito a questo studio, nonchè professore alla USC, Davis School of Gerontology, ha affermato: “Quando state morendo di fame, il sistema cerca di salvare energia ed una delle cose che può fare per salvare energia è riciclare molte cellule del sistema immunitario, quelle che non servono, specialmente quelle che potrebbero essere danneggiate.”
Longo ha aggiunto, “Con un sistema seriamente danneggiato dalla chemioterapia o dall’invecchiamento, i cicli di digiuno possono rigenerare, letteralmente, un nuovo sistema immunitario.”
Tech Times ha riportato: “il digiuno, che sia per due o quattro giorni, spinge il corpo umano in una modalità di “sopravvivenza” in cui esso inizia ad usare le riserve di zucchero e di grasso ed anche distrugge le vecchie cellule.”
The Times of India è uscito con un articolo intitolato: “Digiuna 8 giorni all’anno per aumentare la tua immunità”.
Dal medesimo studio californiano esso ha anche riportato che il digiuno aveva costretto il corpo a fare in modo che “le cellule staminali rigenerassero e ricostruissero tutto il sistema.”
I ricercatori sono anche solerti a mettere in guardia: sebbene il digiuno abbia mostrato di avere dei benefici, è il caso di praticarlo con giudizio.
Le cellule staminali sono cellule “di sorgente” generiche ed indifferenziate, che sono alla base di tutti i tipi di cellule specifiche, come per esempio quelle muscolari, del sangue etc. Ci sono in due varietà, quelle limitate e quelle illimitate.
Le cellule staminali illimitate, chiamate anche cellule embrionali, possono svilupparsi in ogni tipo di cellula o tessuto. Potenzialmente queste cellule possono ristabilire e invertire ogni tipo di cellula ferita o cellule o tessuti malati.
La ricerca sulle cellule staminali illimitate si è concentrata sullo sviluppo di medicine sintetiche lucrative che possono imitare queste cellule. Un grande vantaggio delle cellule staminali illimitate è che possono venire replicate fuori dal corpo, in un laboratorio.
Attualmente, all’interno di grandi controversie, sono state sviluppate cellule staminali illimitate da embrioni espulsi, aventi 3 giorni di vita, provenienti dalle cliniche della fertilità. A differenza delle cellule staminali limitate, queste cellule esistono al di fuori del corpo e possono essere sviluppate in qualsiasi tipo di cellula che sia necessaria o tipo di tessuto.
Le cellule staminali limitate, note anche come staminali adulte, per un certo tempo sono state usate con successo per riparare specifici organi e tessuti, gli stessi relativi alla provenienza delle cellule stesse.
Un grande svantaggio è che non tutti gli organi o tessuti hanno questo tipo di cellule limitate e puo’ cosi essere difficile assicurarsele.Un altro svantaggio è che le cellule staminali limitate non possono essere coltivate in laboratorio e devono essere prese direttamente dal corpo, congelate immediatamente e poi trapiantate direttamente nel paziente.
Il digiuno medico è una pratica di astinenza dal cibo solido per un periodo di tempo, al fine di ottenere una serie di benefici terapeutici, sia preventivi che curativi.
Infatti, il digiuno è stato usato terapeuticamente per migliaia di anni.
Ippocrate, il padre della medicina occidentale, era un sostenitore del digiuno ed insegnava ai suoi discepoli che il digiuno attiva la capacità del corpo di autoguarirsi.
Circa 500 anni fa, Paracelso, un fisico illustre svizzero-tedesco del Rinascimento, che fondò la disciplina occidentale della tossicologia, disse che “il digiuno è il piu’ grande rimedio, del dottore interiore.”
L’Ayurveda, il sistema di guarigione Indiano che ha 5000 anni, è un antico sostenitore del digiuno e dei suoi effetti terapeutici.
In Germania il digiuno terapeutico sotto supervisione medica è tradizionalmente usato per ristabilire la salute e curare il paziente.
Fonte: http://www.naturalnews.com
Naturalmente ho potuto apprezzare e godere dei benefici avuti anche dopo qualche giorno di digiuno, in cui si beve solo acqua a partire dalla mezzanotte fino alla mezzanotte del giorno seguente; digiuni fatti per scelta e con cadenza più o meno quindicinale, quattro giorni prima del plenilunio e del novilunio.
Durante il digiuno si può apprezzare l’energia in più a disposizione… la “senti”!
Pratico il digiuno da circa dieci anni, e ora va molto meglio… tutto!
Ovviamente avendo concesso qualche giorno di “riposo” al mio apparato digerente e dato una ripulita qua e là a vari organi che godevano del passaggio di sola acqua con qualche limone spremuto.
Riposo meritato visto che l’apparato digerente in trent’anni non credo abbia mai “riposato”, anche se lo ha chiesto spesso. Ma non sentivo e capivo ed ha lavorato ininterrottamente.
Posso concludere che il digiuno, fatto bene e controllato, disintossica l’organismo, depura il corpo e rinvigorisce.
Conosco centinaia di persone che fanno digiuno più o meno regolarmente prima di ogni cambio-luna e godono di ottima salute!
Attualmente sono membro di un bel gruppo dedicato al digiuno su Facebook: Digiuno Lunare.
L’ALIMENTAZIONE
di PAOLO ODDENINO PARIS
Qual è il modo più corretto di nutrirsi?
L’inventore della macrobiotica sostiene che noi siamo quello che mangiamo. Peccato che la macrobiotica comprenda anche i cadaveri!
In un seminario sulla meditazione propongo un semplice esercizio per chiarire questo annoso dilemma. Lo riporto qui in modo che, chi vuole, possa sperimentarlo immediatamente.
La prima cosa da fare è portarsi in uno stato di rilassamento, usando qualunque tecnica. Chi non ne conosce nessuna può semplicemente sdraiarsi comodamente in poltrona e chiudere gli occhi.
Ad occhi chiusi immagina ora di essere in un bel prato in primavera, con tanti fiori ed aria tiepida; di fronte a te visualizza un grande tavolo di legno con sopra cesti di verdure, frutta, pane, olio, sale.
Attorno alcune galline, qualche agnello, un paio di vitellini, e in un torrente vicino trote saltellanti. Sul tavolo immagina tutto l’occorrente per cuocere qualunque cosa, compresi piatti, bicchieri, forchette e coltelli.
Immagina ora di avere fame. E di mangiare quello che vuoi.
Prima di procedere nella lettura prova a fare questo
esercizio!
Il tempo che ti occorre non è molto, lo puoi fare in cinque o sei minuti.
Se lo hai fatto correttamente, ora scrivi quello che hai mangiato. Fallo ora, tanto io posso aspettare!
Ed ora stai attento perché parlerò di te anche se non ti ho mai visto né conosciuto.
Se hai mangiato frutta e verdura con il pane o senza è evidente che non hai sentito l’impulso del predatore, ma ti sei sfamato ugualmente seguendo la tua naturale inclinazione.
Se hai mangiato agnello al forno o una bistecca di vitello con relativo contorno allora voglio sapere una cosa.
Chi ha ucciso l’agnello o il vitello?
Se lo hai trovato già cotto hai barato con te stesso perché nel prato c’erano solo animali vivi. In questo caso stai nascondendo qualcosa. Forse la paura di uccidere.
Ma questo non giustifica il tuo comportamento. Se proprio vuoi mangiare un agnello guardalo bene negli occhi e poi sgozzalo tu! Solo in questo caso hai veramente il diritto di mangiarlo. Chi invece si nasconde dietro l’alibi che “tanto li uccidono lo stesso” non è pronto per la via del guerriero.
La stessa cosa vale per chi si è trovato già bell’e pronto un pollo arrosto o una trota lessa!
In sostanza voglio dire che l’uomo non è un animale predatore e che per la propria alimentazione si sente istintivamente attratto da ciò che è vivo. A questo punto mi fanno sempre una domanda: “ma la verdura che mangiamo non è morta anche lei? E poi, se è cotta non è ancora più morta?”
No. La verdura è viva. Ed anche quando è cotta è viva.
È stato scoperto da pochi anni un elemento chiamato Auxine che è la parte vitale di qualunque genere vegetale.
Questo elemento si disperde solo in due condizioni: quando ciò che lo contiene marcisce o quando viene sottoposto a duecentocinquanta gradi di calore.
Ora, dal momento che nessuno si compiace nel mangiare frutta e verdura marcia e che per la cottura delle stesse non si raggiungono mai i duecentocinquanta gradi, evidentemente quando mangiamo frutta o verdura assimiliamo cibo vivo.
Vi sono alcuni “Dotti” articoli contro il vegetarianesimo i quali sostengono che mangiando solo “erba” l’uomo perde proteine, ferro ed altri elementi che sarebbero solo contenuti nella carne. I casi sono due: o questi “Dotti” sono sponsorizzati da qualche “fabbricante” di carne in scatola o sono scritti da persone ignoranti. L’uomo oltre alla carne può nutrirsi di centinaia di altri cibi che, abbinati correttamente, non solo impediscono la carenza proteica ma offrono molta più vitalità.
Esistono in merito libri eccellenti, basta leggerli e documentarsi.
Tornando all’esercizio di prima, esiste anche la possibilità che qualcuno abbia ucciso un animale e se lo sia poi mangiato.
L’unico suggerimento che posso dare a queste persone è di compiere nella realtà quanto solo immaginato e verificare il risultato.
Esistono persone che per “professione” uccidono gli animali destinati alla tavola. Se qualcuna di queste leggesse questo libro si chieda il perché lo sta facendo.
Ci sono infine altri motivi per cui si suggerisce di evitare l’alimentazione carnea. Uno di questi è determinato dal fatto che qualunque tipo di carne o pesce quando giunge nella pentola è già in avanzato stato di putrefazione, anche se non visibile.
E mangiare quella roba non fa affatto bene all’organismo.
Inoltre pare accertato che il maggior numero di tumori dell’apparato gastrointestinale sia dovuto all’alimentazione carnivora; ed anche questo è un buon motivo per smettere.
Esistono ragioni ancora più “sottili” per non mangiare carne.
Immaginate un vitello mentre viene condotto al macello. Non ci va volentieri, muggisce, scalcia, cerca di sfuggire alla triste fine che “sente” vicina. Ma è legato e la sua rabbia aumenta insieme alla sua paura. Man mano che si avvicina al patibolo le emozioni dell’animale si fanno più intense: rabbia, terrore, senso di impotenza crescono vertiginosamente nell’arco di pochi minuti, per essere “fissate” nel suo corpo al momento dell’uccisione. E rimanere lì.
Sui piani sottili del nostro nucleo energetico, insieme alla carne noi “metabolizziamo” anche quelle emozioni, inconsapevolmente.
Chi segue la Tradizione Essena è vegetariano. E non fuma.
Molto diversa è la visione del guerriero tolteco.
Ma mi riferisco alla visione dell’antico guerriero tolteco.
In Messico ho avuto modo di approfondire questo discorso e mi sono chiariti alcuni concetti.
Un tempo il guerriero tolteco che cacciava per procurarsi il cibo rispettava alcune regole.
Non uccideva mai un animale se non per assoluta necessita’, e quando lo faceva, prima della caccia compiva un rituale nel quale chiedeva perdono all’animale per il fatto di ucciderlo ed elencava i motivi: perche’ con la sua pelle si sarebbe potuto coprire, perche’ con la sua carne avrebbe sfamato i suoi figli, perche’ con le sue ossa avrebbe costruito strumenti e medicine, perche’ con il suo grasso si sarebbe difeso dal freddo.
La caccia doveva avvenire infine in un modo particolare;
l’animale avrebbe dovuto essere ucciso con un colpo che lo avrebbe fulminato senza procurare ad esso nessuna emozione di paura ne’ “dolore”.Oggi anche in Messico esistono allevamenti di animali da macello. Purtroppo.
Ma essere vegetariano non significa morire di fame in un deserto se si incontra una lepre. E non significa trasformare in vegetariane le popolazioni della Lapponia!
Non significa nemmeno diventare scortesi ed idioti se, invitati a cena con affetto da qualcuno, si rifiuta sgarbatamente il cibo offerto.
Certamente si diranno “prima” le nostre consuetudini alimentari, ma se proprio non ci fosse possibile scegliere, a mio avviso, sarebbe bene privilegiare il rapporto umano.
Un guerriero oltre a non cibarsi di cadaveri, evita anche alcune sostanze che nell’economia energetica renderebbero la totalita’ dell’essere squilibrata.
Alcool, caffè, tè, sona causa di alterazioni. E noi non li beviamo.
Seguendo l’alimentazione vegetariana per dodici mesi, si ricostituisce nell’intestino la flora preposta alla sinterizzazione delle proteine che la carne animale durante la digestione ha distrutto. Dopo tale periodo è possibile ogni tanto bere un goccio di vino, possibilmente quello fatto ancora con l’uva.?
Paolo Oddenino Paris nel 2006 fonda e divulga lo “Studio Paris” Mac Mairi, un franchising (dopo aver aiutato per anni le persone a ritrovare il peso forma e la gioia di vivere): lo scopo è quello di offrire ad un pubblico molto vasto l’opportunità di tornare ad essere in peso forma, proponendo un programma alimentare convalidato da una equipe scientifica qualificata, tra cui un medico oncologo, un medico generico, un dentista, un farmacista ed un nutrizionista.
Il programma personalizzato permette di perdere dai 7 ai 10 chili al mese, di ricevere informazioni sulla corretta educazione alimentare, apprendere esercizi per facilitare il lavoro degli organi interni, rinforzare la volontà e sciogliere i conflitti che hanno causato l’aumento di peso.
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Articolo tratto da “INFINITI RISVEGLI” di Paolo Oddenino Paris
Edizioni Mediterranee, maggio 2001
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